Cagiva

 

Inizia tutto alla fine del 1978, quando i Fratelli GianFranco e Claudio Castiglioni rilevano gli stabilimenti della Schiranna sul lago di Varese, dove aveva sede l’Areonautica Macchi, industria dell’Aviazione Italiana, detentrice di numerosi primati con gli idrovolanti, che negli anni ’50 decide di interessarsi di motociclette con il nome di Aermacchi.
Nel 1960 inizia un rapporto con l’Harley-Davidson per la produzione di modelli di piccola cilindrata; nel 1973 l’Aermacchi viene incorporata dall’Harley-Davidson e le moto verranno vendute con il marchio AMF Harley-Davidson.
Verso la fine del 1978, a seguito della decisione della casa americana di cedere gli stabilimenti Aermacchi, entra in campo la Cagiva, che ne rileva la proprietà.
Si presenta inizialmente nel 1977 come scuderia, grazie alla passione di un gruppo di industriali Varesini, che dedicano i loro sforzi alle moto di Bonera e Lucchinelli. Partendo da questo interesse sportivo, nel volgere di breve tempo, si arrivò all’acquisto dell’intero pacchetto azionario detenuto dalla Harley-Davidson.
Grazie a uomini del calibro di Alfredo Bianchi, William Soncini, dell’Ing. Marco Lazzati e degli specialisti Francesco Botta, Egisto Cataldi, Ezio Mascheroni, Gilberto Milani, Albino Fabris, e Angelo Brusa, da tempo impegnati nel ramo delle corse su strada, si decide presto di pensare anche al fuoristrada, ramo nel quale, con l’ingaggio del giovane e forte pilota Renato Zocchi, si tenta nel 1979 l’avventura nel mondiale cross classe 125, raggiungendo soddisfacenti piazzamenti tra cui un significativo 3° posto in Germania.
Nella Regolarità e in particolare in occasione della Sei Giorni Internazionale, Bernardino Gualdi vince una medaglia d’Argento nella classe 250.

Nel 1980 viene ingaggiato M.Miele per affrontare il mondiale 125 (R.Zocchi si accaserà all’Aprilia anche se a metà annata tornerà privatamente con una Cagiva).
A.Dotti correrà il campionato Italiano 125 e 250, ma in questo anno di consolidamento grandi risultati non arrivano a causa di continui infortuni.

Di tutt’altro contenuto l’anno 1981 quando l’ingaggio del pilota F.Perfini porta in casa Cagiva il titolo Italiano nella classe 125. Nel mondiale si fà affidamento sul belga Leujene che concluderà al decimo posto.

Nel 1982 il Mondiale 125 lo si affida a F.Perfini, Barozzi e al russo Y.Khudiakov, che risulterà il migliore fra i tre, classificandosi all’ottavo posto finale.

Il 1983 è un anno di gran lavoro e collaudi; nel campionato italiano si continua con Barozzi, nel Mondiale 125 cè il ritorno del belga Leujene, ma la vera novità risulta essere l’ingresso della Cagiva nel mondiale classe 500 affidato a Y.Khudiakov.

L’anno della svolta è il 1984 con l’ingaggio del mitico C.Maddii, pilota meticoloso che nulla lascia al caso, e del giovanissimo e promettente P.Vehkonen. E’ anche l’anno in cui, con l’arrivo dell’ Ing.Witteveen, proveniente dalla Gilera, la motoristica (con l’introduzione della valvola sullo scarico) e la telaistica vengono riviste integralmente.
Da subito le WMX sembrano votate a rompere lo strapotere della Suzuki, che con l’ingaggio di M.Rinaldi, eterno rivale di Maddii, sembra non avere rivali.
Fu un anno di grandi soddisfazioni dove solo la dea bendata potè più di tutti.
All’ultima prova del mondiale a Ettelbruck (Lussemburgo), quando 30 punti di vantaggio dividevano la Cagiva e Maddii dalla Suzuki di Rinaldi, la fortuna chiese il suo tributo a causa uno scontro assurdo nelle prove libere tra M.Fanton, giovane pilota dell’Aprilia, e Maddi stesso. Quest’ultimo ne aveva la peggio, fratturandosi la tibia, dicendo addio al titolo mondiale a favore di Rinaldi e dovendosi accontentare della seconda piazza.
Un colpo durissimo che probabilmente diede piu slancio e forza al team Cagiva, portando sotto lo stemma dell’elefantino per il 1985 i piloti M.Contini e l’inglese Hunt, i quali, assieme a Maddii (che si classificherà 3° nel mondiale e 1° nel campionato italiano), contribuirono ad aiutare il giovane finlandese P.Vehkonen a raccogliere la vittoria iridata e il conseguente titolo costruttori.
Prima casa motociclistica interamente italiana a vincere un titolo mondiale nel motocross, risultato tutt’ora ineguagliato.

Sull’onda della vittoria si tenta di bissare lo stesso risultato nel 1986 con l’ingaggio di D.Strijbos malgrado l’addio di C.Maddii che si accaserà alla Kavasaki. Strijbos riesce nell’impresa e conseguendo secondo titolo costruttori; terzi classificati a pari merito P.Vehkonen e M.Contini che vincerà il titolo Italiano. Nel frattempo parte anche l’assalto al mondiale della classe 250, con l’inglese J.Wahtley che si classificherà al 4° posto.

Nel 1987 per la classe 125 rimangono Strijbos e Contini che si classificherà al 5° posto; nella quarto di litro Vehkonen lotterà fino alla fine per la vittoria sfuggitagli all’ultima prova; perdendo la gara si deve accontentare del titolo di vice campione del mondo.

Nel 1988 la Cagiva sembra voler acquistare il marchio Husqvarna e trasferirci tutta la tecnologia e l’esperienza acquisita. I cambiamenti si iniziano a vedere nelle livree delle WMX che non sfoggiano piu’ il loro tipico colore rosso, ma diventano bianche. Vehkonen nel Mondiale 250 tenta di prendersi cio’ che gli è sfuggito l’anno prima: ci va purtroppo nuovamente vicino ma il risultato non cambia. Idem per Strijbos nella classe 125. Tutti e due finiranno al 2° posto della classifica mondiale, mentre M.Contini si classificherà al 5° posto parimerito con l’altro pilota Cagiva Healey.

Il 1989 è l’ultimo anno in cui sfrecciano le mitiche WMX ed esclusivamente nel mondiale 125 con M.Contini, classificatosi al 10° posto.
L’anno seguente sparirà la dicitura Cagiva WMX ed entrerà in gioco il marchio Husqvarna, e da questo momento altre pagine vittoriose verranno scritte.

La Cagiva in questi 10 anni si impegna anche nell’Enduro (ex Regolarità) con il compianto G.P.Marinoni nella classe 125, sempre in lotta per la vittoria nel campionato italiano (con un bel 3° posto nella sei Giorni dell’isola d’Elba nel 1980), e con F.Gualdi che vincerà 2 titoli Italiani nella 350 4T nel 1988/89 e 1 titolo di Campione Europeo sempre nella medesima classe nel 1989.

Degna di nota sin dai primi anni ’80 è l’avventura della Cagiva alle varie competizioni di Rally soprattutto quelli africani quali la Parigi-Dakar e il Rally dei Faraoni. Vari sono i piloti che cercano di domare le potentissime Cagiva Elefant con motore Ducati: da H.Auriol, Arcarons, C.De Petri, C.Neveu, D.Laporte, Morales, D.Trolli,finendo con E.Orioli (colui che porterà a casa la vittoria della Parigi-Dakar nelle edizioni del 1990 e del 1994), ricordiamo il 3° posto di C.De Petri nel 1990, il 2° posto di Arcarons e il 3° posto di E.Orioli nel 1995.
Grande soddisfazione sarà per la Cagiva l’edizione del 1989 del Rally dei Faraoni con il 1° posto di C.De Petri e il 2° posto di E.Orioli.
L’avventura nei Rally terminerà nel 1997, ultimo anno di partecipazione.

Club Auto e Moto Spoleto

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